Gruppo delle Cunturines

 

 

L’isolamento di queste austere montagne, che si trovano in pieno territorio ladino, colpì i pionieri dell’alpinismo; Paul Grohmann scrisse che in poche altre parti delle Alpi la natura si mostra così imponente e selvaggia. Il grande arco roccioso che sovrasta l’Alta Val Badia e la Valle di San Cassiano con alte pareti di Dolomia Principale racchiude come in una conchiglia gli altipiani calcarei carsificati di Fanes Grande e Fanes Piccolo.

Il gruppo è, nel suo insieme, luogo per eccellenza delle leggende ladine. E’ delimitato sul versante di Marebbe dalla lunghissima e romantica Val di Tamersc. Si articola in due grandi sezioni, ugualmente imponenti sul versante badiota.

La più settentrionale è costituita dalla lunga bastionata che domina l’Armentara e l’ospizio di Santa Croce: dal Sasso delle Nove, 2968 m., per il Sasso delle Dieci, 3026 m., tocca il Sasso della Croce (che culmina nel Ciaval, 2907 m.). Verso Fanes scendendo da queste cime ripide lastronate calcaree compatte; su quelle del Sasso delle Nove, ben esposte al sole, si svolgono difficili e apprezzate vie di arrampicata. A Sud della marcata Forcella di Medesc si alza il complesso nodo del Piz Lavarella (3034 m.) e il massiccio del Piz Cunturines (3064 m.); questi racchiudono sul versante settentrionale un alto circo detritico ( detto dai ladini Busc da Stlu) in cui occhieggia un solitario laghetto. La larga parete meridionale delle Cunturines è tagliata nettamente dalla cengia del Bandiarac. Nei settore inferiore si aprono pareti, come quelle dei Parei dl’Cir, molto frequentate dagli arrampicatori.

La cima del Piz Cunturines fu raggiunta per la prima volta il 4 agosto 1880 da A. Grünwald con la guida Santo Siorpaes.

Sul versante Ovest del Ciaval importanti e difficili itinerari furono aperti da Georges Livanos (il Greco), con Robert Gabriel (1953) e da Reinhold Messner con il fratello Günther Messner (1968).

 

 

 

 

1880 – 4 agosto. La cima del Piz Cunturines (3064 m.) dal versante Nord-Est, fu raggiunta per la prima volta da A. Grünwald con la guida Santo Siorpaes.